Un pino della Repubblica Ceca votato albero europeo dell’anno
Ambiente/Si trova in un piccolo villaggio, è cresciuto per 350 anni su un’altezza rocciosa, batte la concorrenza del gingko croato, del castagno portoghese e della quercia inglese.
Un albero di pino solitario che la popolazione locale crede fungere da sentinella in un villaggio ceco è stato scelto come l’ albero dell’anno in Europa. Vincendo la concorrenza di un gingko croato, di una castagna portoghese e di una quercia inglese.
Il Guardian of the Flooded Village (gurdiano del villaggio sommerso) è un pino silvestre di circa 350 anni cresciuto su uno sperone roccioso vicino al villaggio di Chudobin. Si trova al centro della valle, inondata dopo la costruzione della diga di Vir.
La leggenda racconta che l’albero ospitasse il diavolo, seduto di notte sotto i suoi rami, suonando il violino e proteggendo gli intrusi. Ma in realtà i suoni effettivamente inquietanti provenivano dai forti venti che soffiano sulla valle.
Quando la diga fu costruita sul territorio e inondò il villaggio, la tenuta dell’albero fu messa a dura prova, rimase da solo a testimonianza della sua esistenza precedente. Chissà che il suono del violino del diavolo non l’abbia aiutato. Non è noto se il diavolo suoni ancora lì.
Ad alcuni alberi che si sono classificati nella competizione di quest’anno vengono attribuiti poteri soprannaturali: un altro albero guardiano della valle in Romania ha conquistato il quinto posto e due alberi che secondo le leggende ospitano streghe – nei Paesi Bassi e in Irlanda – hanno ottenuto un punteggio molto alto.
La Allerton Oak, quercia del Regno Unito, è arrivata al settimo posto. Cresciuta nel Calderstones Park di Liverpool, la quercia era il luogo in cui i giudici si sarebbero incontrati per sostenere i processi in epoca medievale, anziché davanti a un tribunale. Si dice che una grande crepa sull’albero risalga al 1864 quando una nave che trasportava polvere da sparo esplose sul Mersey, l’esplosione fu udita a 30 miglia di distanza e frantumò migliaia di finestre.
Quattro querce sono arrivate nella classifica finale, quella spagnola ha ottenuto l’ottavo posto con oltre 14.000 voti, seguita da una venerabile quercia della Bulgaria e una dell’Italia.
La cerimonia per la popolare competizione di quest’anno, che ha attirato oltre 285.000 voti in tutta Europa, è stata annullata a Bruxelles a causa del diffuso blocco del coronavirus e si è svolta invece online, con una presentazione video della storia dei tre alberi principali.
Il concorso, organizzato dalla Environmental Partnership Association e dall’Organizzazione europea dei proprietari terrieri, ha lo scopo di evidenziare la connessione emotiva che molte persone sentono con gli alberi, nonché le minacce che gli impatti della crisi climatica, l’inquinamento e l’abbattimento di antiche foreste rivolgono agli alberi.