L’Italia avrà un impianto eolico galleggiante
Nel mezzo del mare di Sicilia ci potrebbero essere 190 turbine galleggianti in grado di fornire energia a 3,4 milioni di famiglie. È il progetto ambizioso presentato al Ministero per l’Ambiente, un vero e proprio maxi progetto da 2,9 GW.
Si chiama Renexia la società del Gruppo Toto, che aveva già lanciato in passato un progetto di eolico marino nelle acque pugliesi denominato Beleolico, e che ora lancia MeDWos, il primo maxi impianto di eolico galleggiante in Italia.
Almeno presentato sulla carta appare così: una vera e propria centrale composta da 190 turbine poste a 60 km dalla costa, per una capacità complessiva di 2,9 GW. Con aerogeneratori che saranno del tipo floating, ossia senza fondamenta fisse ma realizzati su piattaforme galleggianti.
Questa è una tecnologia che permette di lavorare in mare aperto, dove i fondali sono profondi anche 800 metri. È un elemento fondamentale per catturare i venti più forti che soffiano lontani dalla costa, ma anche per quei Paesi come l’Italia che possiedono pochi fondali bassi sfruttabili dall’eolico offshore.
La società ha diramato un comunicato in cui fa sapere di avere presentato il suo progetto al Ministero per ottenere la necessaria VIA e aver fatto domanda a quello delle Infrastrutture per la concessione marittima.
Iter burocratico dunque ancora tutto all’inizio e lavori che dovrebbero cominciare non prima del 2023. Sempre se non ci saranno però gli stessi problemi, le polemiche e i conflitti che hanno rallentato l’impianto di Taranto.
L’impianto eolico galleggiante siciliano potrebbe andare a regime alla fine del 2025 e come detto dovrebbe essere in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di 3,4 milioni di famiglie.
Il Gruppo Toto ha spiegato al Sole 24 ore che la distanza delle turbine è stata “giudicata adeguata per non ostacolare in nessun modo il traffico marittimo commerciale e quello turistico”. E ovviamente per non interferire con le rotte migratorie né con la vista dalle spiagge.
Vedremo, chiaramente l’impianto potrebbe essere il trampolino di lancio per lo sviluppo del settore. Il neonato Manifesto per l’eolico offshore italiano, il PNIEC, infatti è stato presentato dal governo e prevede di realizzare almeno 900 MW eolici nelle acque mediterranee entro la fine del prossimo decennio.