Presto ci saranno treni a idrogeno, Ferrovie e Snam ci stanno lavorando

FS Italiane e Snam hanno partorito l’idea di sostituire i treni ancora alimentati a gasolio con mezzi a idrogeno e hanno firmato insieme un Memorandum of Understanding “per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia.”

L’accordo – si legge nella nota congiunta – prevede la realizzazione di analisi e studi di fattibilità e lo sviluppo di progetti congiunti su linee ferroviarie convertibili all’idrogeno sul territorio nazionale.

In particolare, FS Italiane e Snam costituiranno un gruppo di lavoro con l’obiettivo di valutare possibili progetti pilota che prevedano la sostituzione dei combustibili fossili con idrogeno.

Le aziende sperimenteranno soluzioni tecnologiche innovative legate alla produzione, al trasporto, alla compressione, allo stoccaggio, alla fornitura e all’utilizzo dell’idrogeno per contribuire allo sviluppo della mobilità sostenibile, anche partecipando insieme a iniziative congiunte oggetto di potenziale finanziamento o gara d’appalto pubblica.

Il primo treno alimentato a idrogeno nel mondo si chiama Coradia iLint, è stato fabbricato in Germania dalla Alstom ed è stato testato anche per passeggeri.

Prodotti a Salzgitter gli innovativi treni hanno una capacità di trasporto passeggeri di 300, raggiungono i 140 chilometri orari e sono dotati di celle a combustibile che convertono l’idrogeno e l’ossigeno in elettricità, eliminando così le emissioni inquinanti legate alla propulsione.

Hanno un’autonomia di 1000 Km, possono quindi viaggiare lungo la rete per l’intera giornata.
I treni saranno alimentati presso una stazione di rifornimento di idrogeno mobile. L’idrogeno in forma gassosa sarà pompato nei treni da un container in acciaio in prossimità dei binari alla stazione di Bremervörde. Entro il 2021 entrerà poi in funzione una stazione di rifornimento fissa negli spazi di EVB.