L’alleanza globale per l’idrogeno verde

L’alleanza globale per l’idrogeno verde

Sette aziende leader mondiali hanno deciso di unirsi per accelerare la produzione di idrogeno verde di circa 50 volte nei prossimi sei anni e dimezzare gli attuali costi portandoli sotto i 2 dollari al chilogrammo. Cifra che secondo recenti studi rappresenterebbe il punto di svolta per fare in modo che questa risorsa rappresenti un’alternativa conveniente ai combustibili fossili.

Allo stato attuale, l’idrogeno verde costa tra i 3,50 e gli 8 dollari al chilogrammo. Un’analisi di Bloomberg New Energy Finance, pubblicata all’inizio di quest’anno, prevedeva che il prezzo sarebbe sceso al di sotto dei 2 dollari al chilogrammo entro il 2030, ma le sette sorelle dell’idrogeno verde cercheranno di arrivarci già nel 2026.

L’iniziativa è denominata «Green Hydrogen Catapult», coinvolge ACWA Power, CWP Renewables, Envision, Iberdrola, Ørsted, Yara e l’italiana Snam, che si è confermata tra le aziende riconosciute a livello internazionale da CDP (ex Carbon Disclosure Project), avanzando di posizione nella «Climate Change A List», che raggruppa le aziende con le migliori performance a livello globale nella lotta al cambiamento climatico.

Secondo Snam “questa nuova coalizione avrà un ruolo chiave nel favorire una sempre maggiore cooperazione globale e sviluppare i progetti necessari per portare i costi dell’idrogeno sotto la soglia dei 2 dollari al kilogrammo più velocemente delle attese”.

La nuova alleanza globale è stata presentata l’8 dicembre in un incontro sul clima organizzato dall’Onu, che punta ad accelerare la produzione di idrogeno verde per favorire il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica al 2050, limitando l’aumento delle temperature a 1,5 gradi Celsius.

Per questo l’idrogeno verde sarà un elemento chiave della strategia di azione in favore del clima nel settore privato avviata da Nigel Topping e Gonzalo Muñoz, High-Level Champions delle Nazioni Unite attraverso la loro campagna «Race to Zero».

L’idea di unire i grandi player globali è nata a Davos a inizio di quest’anno ed è stata sviluppata in vista della Cop26, la conferenza Onu sul clima che si terrà a Glasgow a novembre 2021. I fondatori della Green Hydrogen Catapult si sono posti l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di 25 gigawatt di capacità produttiva di idrogeno verde entro il 2026. Questo obiettivo richiederà investimenti per circa 110 miliardi di dollari con la possibilità di creare più di 120mila posti di lavoro.

L’idrogeno verde, prodotto da fonti rinnovabili (solare ed eolico) tramite il processo di elettrolisi, è ritenuto essenziale per la decarbonizzazione di settori altamente inquinanti come il trasporto pesante.