Il fotovoltaico sul tetto fa raddoppiare il bonus
In molti in queste settimane si stanno chiedendo quali lavori sul tetto diano diritto al bonus 110 e secondo quali regole e importi. Tra questi lavori è inclusa sicuramente l’installazione di pannelli fotovoltaici. In merito a questo punto, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione del 28 settembre 2020, ha chiarito qual è il tetto di spesa superando la vecchia interpretazione data nel precedente documento.
Nella circolare viene stabilito che nel caso di intervento combinato sul tetto che includa installazione di impianto fotovoltaico e sistemi di accumulo integrato, la soglia massima di 48 mila è da intendersi come unica.
A seguito del parere sul punto fornito dal Ministero dello Sviluppo economico, l’Agenzia delle Entrate ha cambiato rotta sostenendo che il limite di spesa sia invece da considerare sul singolo intervento.
Per i pannelli fotovoltaici la normativa riconosce una soglia di spesa autonoma di 48.000 euro per unità e di 2.400 euro per ogni kwh di potenza nominale installata.
I pannelli solari per acqua calda sono considerati un intervento di risparmio energetico agevolabile tramite il superbonus 110%.
Entrambi gli interventi sono considerati trainati quindi necessitano di un lavoro trainante per essere trascinati nel superbonus. È fondamentale, perché questa condizione sia rispettata, che i suddetti interventi siano ricompresi in un arco temporale che va dalla data di inizio a quella di fine dei lavori trainanti.
Una volta rispettato il requisito temporale, la soglia di spesa massima è autonoma per ogni opera agevolata inerenti ai lavori sul tetto in esame.
Installare quindi impianti solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica e contemporaneamente o in un momento successivo installare anche un dispositivo di accumulo dell’energia prodotta dà diritto a raddoppiare il tetto di spesa detraibile: da 48.000 euro a 96.000.