Questo sarà il decennio dello stoccaggio di energia

Questo sarà il decennio dello stoccaggio di energia

Le energie rinnovabili saranno destinate a una crescita spettacolare nei prossimi anni, con gli investimenti che i governi stanno mettendo in campo un po’ in tutto il mondo e con l’obiettivo delle emissioni “net zero”. Lo stoccaggio di energia probabilmente sarà protagonista assoluto della scena nei prossimi anni e la sua spinta non dovrebbe essere meno spettacolare di quanto accaduto con le rinnovabili.

Per la società di ricerca Wood Mackenzie il mercato globale dello stoccaggio di energia è pronto per un tasso di crescita annuale composto del 31% entro il 2030.

Durante il boom delle rinnovabili dell’ultimo decennio, pochi hanno considerato il fatto che sia l’energia solare sia quella eolica sono intermittenti. Il sole non splende 24 ore su 24 e il vento non soffia costantemente. Allo stesso tempo, spesso producono energia in eccesso che, a causa della mancanza di spazio di stoccaggio, viene sprecata. È stato solo in tempi relativamente recenti che l’industria ha iniziato a prestare attenzione all’immagazzinamento.

Lo stoccaggio di energia è un mercato ancora embrionale e questo spiega in parte l’enorme potenziale di crescita. Il secondo fattore che porterà a una grande crescita è il sostegno dei governi ai progetti di energia verde, rafforzati dalla pandemia.

“La transizione del mercato dell’energia potrebbe essere accelerata dal momento che i governi di tutto il mondo si troveranno ad affrontare la questione del recovery delle loro economie in modo più sostenibile rispetto al passato, con vantaggi per l’industria dell’immagazzinamento dell’energia”, si legge nel report dell’analista principale Mackenzie.

Europa e altri continenti

L’Europa ha già dato priorità allo stoccaggio. In un recente evento ospitato dall’European Association for Storage of Energy, i membri del Parlamento Europeo hanno evidenziato che le batterie, l’idrogeno e altre forme di immagazzinamento dell’energia dovrebbero essere un “argomento chiave della politica energetica”, perché altrimenti, l’Ue si troverebbe ad affrontare potenziali problemi con la sua sicurezza energetica. Un team di eurodeputati ha già compilato delle raccomandazioni in un report sullo storage energetico condiviso dall’Europarlamento.

Negli Usa la situazione è leggermente diversa ma Wood Mackenzie si aspetta nei prossimi dieci anni un aumento maggiore di capacità di storage. Secondo i suoi analisti, gli Stati Uniti rappresenteranno il 49 per cento del totale delle aggiunte di capacità di stoccaggio di energia.

La Cina si colloca al secondo posto, con l’Europa al terzo posto in termini di crescita della capacità fino al 2030, nonostante i suoi obiettivi più ambiziosi in materia di energia verde.

Gli investimenti nelle rinnovabili hanno continuato a crescere nonostante la pandemia: BloombergNEF ha riferito all’inizio di quest’anno che i primi sei mesi hanno visto un salto record nei finanziamenti per l’eolico offshore di ben il 319% rispetto all’anno precedente, che ha portato ad un forte aumento complessivo dei finanziamenti per le rinnovabili.

La resilienza a lungo termine della produzione di energia rinnovabile, tuttavia, dipenderà dallo stoccaggio e questo stoccaggio dovrebbe essere abbastanza affidabile da sostituire la necessità di una fornitura di energia costante che attualmente solo i combustibili fossili – e il nucleare – possono fornire.

Le rinnovabili hanno dimostrato una resistenza maggiore agli effetti della pandemia, una delle quali è stata una forte diminuzione della domanda di energia, indipendentemente dalla provenienza.