Soluzioni climatiche per un futuro sostenibile, settore per settore.
Elettricità
Il prezzo vertiginoso del mercato globale del gas ha colpito le economie mondiali, costringendo diverse fabbriche a chiudere, innescando blackout in Cina e minacciando di raffreddare la ripresa economica globale.
Ma ha anche esplicitato un chiaro motivo economico per i governi di raddoppiare i loro sforzi nello sviluppo di sistemi elettrici locali a basse emissioni di carbonio. L’energia rinnovabile è pronta a farsi avanti e a svolgere un ruolo più importante nei sistemi elettrici di tutto il mondo.
Il precipitoso calo dei prezzi dell’energia eolica e solare ha contribuito a incentivare nuovi investimenti nei veicoli elettrici e nelle tecnologie di stoccaggio dell’energia, come le batterie, dove i costi stanno crollando. Presto, l’energia eolica e solare andrà a contribuire alla produzione di idrogeno verde, che può essere immagazzinato per lunghi periodi di tempo per generare elettricità durante le giornate un po’ meno luminose o ventilate.
Tutti questi progressi sono resi possibili da energie rinnovabili a basso costo e spingeranno anche altre zone del mondo a utilizzare più energia rinnovabile.
Edifici
L’ambiente edificato è uno dei nostri maggiori inquinatori, responsabile di circa il 40% delle emissioni globali di carbonio.
Negli ultimi due decenni l’impronta di carbonio negli edifici “in uso” è stata notevolmente ridotta dalle tecnologie di risparmio energetico: migliore isolamento, tripli vetri, energie rinnovabili in loco come pannelli solari e pompe di calore geotermiche. La Norvegia, grazie a un mix di sovvenzioni e prezzi elevati dell’elettricità, ha installato più di 600 pompe di calore ogni 1.000 famiglie.
C’è anche un movimento crescente che spinge a dare priorità alla ristrutturazione e al riutilizzo rispetto alla demolizione, guidato dalla consapevolezza che gli edifici più sostenibili sono quelli che già esistenti.
Produzione
Decarbonizzare la produzione dell’economia moderna è un compito complesso.
Alcuni settori stanno già agendo. Ad esempio, Apple, il terzo produttore mondiale di telefoni cellulari per volume, si è impegnata a produrre zero emissioni nette di carbonio lungo tutta la sua catena di approvvigionamento entro il 2030.
Per altri, i progressi nell’efficienza delle fabbriche e dei loro prodotti saranno accelerati dall’apprendimento automatico e da altre tecnologie di intelligenza artificiale che sono ancora agli inizi. Ci sono anche segnali di speranza in alcuni dei settori più difficili da decarbonizzare, come i piani della Volvo di sostituire il carbone con l’idrogeno nell’acciaio che utilizza per le automobili.
Uno dei maggiori motivi di ottimismo è la crescente consapevolezza da parte dei produttori dei principi di progettazione circolare. Rendere i prodotti più facili da riciclare fin dall’inizio aiuterà a ridurre le emissioni derivanti dall’estrazione di risorse.