Superbonus & fotovoltaico, doppia vincente
Il Superbonus 110% è stato prorogato e fino al 31 dicembre 2023 sarà in vigore l’aliquota al 110% per i condomini, che coprono la gran parte della richiesta, poi questa andrà a scalare.
Entro il 9 febbraio 2022, sarà pubblicato un decreto con i massimali di prezzo per alcuni tipi di intervento, oltre a definire alcuni limiti sull’applicazione e cessione dei bonus. Una misura decisa per cercare di calmierare il mercato, dal momento che l’avvento del Superbonus, come era prevedibile, ha fatto lievitare qualche volta in modo spropositato i costi dei materiali, delle opere, della manodopera.
Tra i requisiti richiesti dalla normativa per essere ammessi allo sgravio c’è il famoso “salto” di due classi energetiche da ottenere come risultato finale dei lavori.
I lavori “possibili”, infatti, sono numerosi: possono consistere in una sola grande opera, per esempio rifare l’involucro, quindi il cappotto termico alle pareti e il tetto. Oppure in un mix di interventi che vanno dagli infissi, alla sostituzione della fonte di calore, per esempio le pompe di calore al posto della caldaia. O anche tutti questi insieme.
In primo luogo, va ricordato che il salto di classe si calcola su un Ape (attestato di prestazione energetica) convenzionale, cioè relativo all’intero fabbricato, non della singola unità immobiliare. Il salto di due classi dipende molto da due variabili. La prima è la zona climatica: i Comuni con un clima più caldo/temperato sono in zona A, B o C, quelli più freddi in E ed F. Secondo parametro, gli anni dell’immobile e di conseguenza la classe energetica di partenza: più questa è scarsa, più sarà facile ottenere il miglioramento e il conseguente “salto”.
Tra gli interventi definiti “trainanti” dalla normativa c’è l’installazione del fotovoltaico. Questo, per legge, è soggetto a un costo massimale di 2.400 euro per Kw installato. Quindi il costo totale, per la casa singola o il condominio, dipende dal fabbisogno energetico (che è la classe energetica iniziale dell’edificio) e dalla corretta combinazione degli interventi previsti per il doppio salto di classe.
Il fotovoltaico si può corredare di sistema di accumulo, che consente di immagazzinare energia per utilizzarla in autoconsumo la sera, quando mediamente nelle case aumenta la richiesta. Il Superbonus resta uno strumento eccellente che va correttamente sfruttato per migliorare il comfort, valorizzare l’immobile e generare un importante risparmio energetico.